andalusia – aprile 2013

Cento cavalieri in lutto,
dove andranno,
nel cielo giacente
dell’aranceto?
Né a Cordova né a Siviglia
giungeranno.
Né a Granada che sospira
per il mare.
Quei cavalli sonnolenti
li porteranno,
al labirinto delle croci
dove trema il canto.
Da sette ay trafitti,
dove andranno,
i cento cavalieri andalusi
dell’aranceto?
(Federico García Lorca)

 

Il giro dell’Andalusia è forse il più bel viaggio (organizzato) che abbia mai fatto.
Le foto riportate in questo mio flickr sono solo una piccola parte delle centinaia di scattate in questa bellissima settimana primaverile del 2013.
Puoi guardare le foto da questo link: https://www.flickr.com/gp/150754656@N08/spm8TJ
Oppure visualizzare le foto direttamente in calce a questo articolo.

Arriviamo il 14 aprile a Torre Molinos.
Anticamente esisteva una gran quantità di mulini ad acqua in questa zona, benché attualmente si conservi solo il Mulino di Inca. Torre fa riferimento alla Torre dei Mulini (in spagnolo: Torre de los Molinos), conosciuta anche come Torre Pimentel, un’antica torre d’avvistamento situata nella città.
Oggi è una località balneare, con un bellissimo lungomare pulito ed ordinato e con un caratteristico borgo colorato e tranquillo.

 

Il 15 partiamo per Ronda (tappa intermedia) e poi per Siviglia, dove resteremo a dormire.
Ronda è una delle più antiche e belle cittadine andaluse che, in parte, conserva la sua antica struttura araba. È situata su un pianoro a strapiombo verso occidente elevato a 200 metri sulla sottostante pianura nella regione detta Serrania.
La città antica conserva gli edifici di origine araba con strade strette e tortuose. La città è anche nota per avere la più antica Plaza de toros di Spagna per lo spettacolo della corrida, famosa anche per la sua rinomata scuola di equitazione.

Arriviamo in pomeriggio a Siviglia, città bellissima e suggestive: la Giralda, la cattedrale, il palazzo reale, la torre reale, la bellissima arena (nella quale alcuni di noi parteciperanno ad un evento eccezionale in occasione della feria nazionale)…
La fortuna ha voluto che capitassimo a Siviglia in piena Feria di Abril.
Tale festa coinvolge tutta la popolazione locale con danze rigorosamente in costume tipico, banchetti e festeggiamenti che si svolgono all’interno delle Casetas, tipiche abitazioni temporanee dove i “proprietari” accolgono i loro ospiti. Le Casetas ricoprono un intero quartiere della città tanto da essere identificate da vie e relativi numeri tipici. Questa festa esprime l’animo della città, allegra, legata alle tradizioni, accogliente ed organizzata. Durante questa festa vengono indossati i costumi tradizionali e si ballano le Sevillanas, ballo folclorico tipico della città.


Il 17 si parte per Granada.
Di questa città visiteremo il monumento più celebre, l’Alhambra, costruita nel quattordicesimo secolo da Muhammad Ibn Nasr che è composta di tre parti: Alcazaba (dall’arabo al-Qaṣaba, “residenza fortificata”), Casa Reale o Alcazar (dall’arabo al-Qaṣr, “il Palazzo”) con i giardini ed Alhambra alta o Quartiere degli Artigiani del Popolo, la cui estensione è di 104.000 metri quadrati.
La fortezza era fiancheggiata da ben trecento torri, quattro delle quali sono ancor oggi porte d’ingresso al recinto, due strade pressoché parallele attraversavano la città delle quali solo una si è conservata.
Interessanti sono diverse sale con le caratteristiche decorazioni geometriche arabescate, sia del palazzo pubblico (Mexuar) sia di quello privato (Diwan o Serraglio), anche se alcune sono un po’ trasformate dai re cristiani.
Caratteristici i cortili, uno dei quali detto “cortile dei mirti”, per le piante di mirto che delimitano l’interno pieno di acqua, e un altro, al centro dell’harem, detto “dei leoni” per la fontana centrale la cui vasca è sorretta da dodici leoni.

Il 19 si ritorna a Torre Molinos passando per la particolarissima Gibilterr, aall’estremità orientale dello stretto omonimo, che collega l’oceano Atlantico e il mar Mediterraneo.
Mai avremmo pensato, tra le meraviglie di questo piccolo stato a se stante, di poter interagire con una colonia di bertucce, l’unica presente in tutta Europa.

Andalusia 2013

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